- ADUIC

Vai ai contenuti

Menu principale:

 
 
 
 
 
 
 
 
ATTO DI NASCITA

Lo Stato Corporation Italia (gli altri Stati non sono da meno) crea ex nihlo, tramite l'atto di nascita due status, che corrispondono ad una serie di menzogne: SOGGETTO GIURIDICO e PERSONA Fisica.
Nell'atto di nascita si indica il Padre naturale con il termine di "dichiarante" asportando in tal modo il rapporto famigliare, la Madre viene espressa con un moto da luogo "da" ed è raramente nominata come puerpera, anch'essa senza vincolo famigliare con il neonato, il quale viene indicato con i soli nomi propri, conferma di assenza di vincoli famigliari.
Leggendo il "legalese" di questo documento si evince che un dichiarante (brava persona) ha trovato un bimbo "trovatello" che nel frattempo viene accudito da sua moglie (altra brava persona) e come si fa per gli oggetti smarriti lo consegnano alla Pubblica Amministrazione. La Pubblica Amministrazione se ne assume l'incarico (se ne appropria) tramite l'ostetrica che ne controlla la vitalità e l'Ufficiale Medico che ne controlla lo stato di salute, registrando data e ora della avvenuta consegna.
Interessante anche la grafia dei nomi degli attori coinvolti:
Padre: DICHIARANTE “COGNOME e NOME MAIUSCOLO”
Madre: Moto da luogo “da”, saltuariamente puerpera “COGNOME e NOME MAIUSCOLO”
Neonato: solo “NOME MAIUSCOLO”
Ostetrica Alternato Ufficiale medico Alternato.
L'unico motivo possibile che spieghi l'utilizzo di diverse forme di scrittura dei nomi è la "Deminutio Capitis", (Termine indicante la perdita di una delle qualità giuridiche dell’individuo): libertà, cittadinanza e posizione familiare. Nel Diritto Romano, si distingueva in particolare, tra: “maxima”, che comportava la riduzione in schiavitù di una persona libera; “media”, che comportava la perdita, generalmente per effetto di condanna penale, della cittadinanza, da parte di una persona che conservava, peraltro, la condizione di uomo libero; “minima”, che comportava la perdita della posizione familiare: si pensi, ad esempio, al caso della fuoriuscita dalla famiglia, per “emancipàtio”, o del passaggio da una “familia” all’altra per adozione “adoptio”, o “adrogàtio” matrimonio “matrimonium”, da cui si comprende che le prime tre figure sottostanno alla deminutio capitis maxima, ovvero sono schiavi senza diritti, mentre le altre due figure godono della momentanea qualità di Personalità Giuridica, in quanto fanno le veci dello Stato Corporation.
Le due figure con qualità di Personalità Giuridica non sono imputabili in quanto superiori al Diritto Positivo, avendo lo stesso rango dello STATO/NAZIONE che è l'origine e il detentore del potere attribuito alla Legge da esso stesso generata.
Ergo: la qualità di Personalità Giuridica ed equivalente a Persona Umana è superiore alla legge in vigore della Corporation Repubblica Italiana ! (tenere bene a mente).
Viene con evidenza negato il vincolo di sangue della famiglia, ne consegue che tutta la legislatura riguardante lo "ius sanguinis" non è applicabile.
Per inalienabile conseguenza il neonato è "apolide".
Tutto questo è contenuto in un "box", struttura legale indicata con una bordatura intorno allo scritto, che ne sigilla il contenuto.
A tutti gli effetti l'Atto di Nascita è un contratto ! Questo contratto non è valido per diversi motivi:

1)Le figure famigliari in esso contenute sono indicate in modo erroneo, non corrispondono alla verità.

2)L'applicazione della "deminutio Capitis" è arbitraria e non sostenibile.

3)La negazione del vincolo famigliare impedisce l'applicazione dello "ius sanguinis" e impedisce l'applicazione della cittadinanza.

4)Ogni consenso ottenuto senza che ai genitori sia fornita una spiegazione dettagliata dei particolari sopra citati, rende il contratto nullo "ab origine" a causa di vizi occulti.

5)La contraddizione tra la negazione dello "ius sanguinis" e l'attribuzione della cittadinanza al neonato è insormontabile ed insostenibile.

Considerazioni riguardo l'Atto di Nascita vanno fatte con attenzione.
Il neonato "ens legis" diventa soggetto (FINZIONE GIURIDICA), il cui ruolo fondamentale è quello di essere debitore in modo inestinguibile dello Stato Corporation (proprietario) in cui è stato anagraficamente inserito. Va da se che lo stato si arroga il ruolo di creditore inalienabile della artefatta FINZIONE GIURIDICA.
In questo scambio viene omesso il vantaggio dello Stato, ma vengono proposti i servizi che dovrebbero a questo punto essere totalmente gratuiti, quale contropartita del contratto stipulato. Salvo che gli stessi vengono costantemente ridotti a causa dell’eccessivo debito “pubblico”. Geniali vero?
Per fare esempi citiamo la sanità, per nulla gratuita come ben sanno i genitori e contenente l'obbligo di rispettare i protocolli previsti da Leggi non sottoscritte in cui è obbligatorio, fra altre imposizioni, vaccinare i nuovi nati seguendo protocolli sanitari assai dubbi e rifiutando di prenderne responsabilità diretta.
Citiamo anche l'istruzione, che fino al momento in cui è obbligatoria, dovrebbe anche essere gratuita, fatto che sappiamo ben lungi dall'essere realtà. Senza parlare del fatto che i programmi e metodi di insegnamento sono altamente manipolatori oltre contenenti nozioni evidentemente fasulle.
Inoltre non viene fatta menzione nell'Atto di Nascita del debito Pubblico che viene accollato al neonato, proprio tramite l'artefatta FINZIONE GIURIDICA, che sarà costretto a pagare le tasse per “saldare” il debito pubblico, diversamente da quanto crediamo che le tasse servano a pagare i servizi. Tale debito è per sua struttura insolvibile e di fatto certifica il ruolo di debitore del neonato per tutto il resto della sua vita. Contemporaneamente alla nascita, sempre "ens legis" all'Essere Umano libero viene affiancato un altro status giuridico, la PERSONA Fisica avente capacità giuridica (di essere giudicato) e che acquisirà capacità di agire al compimento del diciottesimo anno (pagherà da quel momento tutto quello di cui il SOGGETTO GIURIDICO è debitore, anche penalmente).
Direi che le omissioni dello Stato Corporation su questo contratto sono oltre il limite del sopportabile e che nessuno possa dire che tutto ciò è avvenuto per caso. La programmazione di questa gabbia è talmente evidente ed i tempi di realizzazione talmente lenti, così come la presentazione dei fatti è menzognera, da far comprendere che il progetto è unico e non ci sia alcun errore nella sua esecuzione.
Vorrei aggiungere che questo contratto non è stato mai firmato da nessuno con capacità di agire in prima persona, che viene esercitato attraverso la Carta d'Identità (che viene firmata ancora in età minore), Codice Fiscale e altre scritture, codici magnetici etc.
La struttura di questo contratto è quella di un TRUST vivente, ove lo Stato Corporation è il disponente, la Pubblica Amministrazione il fiduciario (TRUSTEE) e il SOGGETTO GIURIDICO il beneficiario, con le caratteristiche sopra descritte.
Chiedete allo Stato Corporation come si è permesso di arrogarsi la proprietà di un essere vivente e di sfruttare l'ignoranza dei genitori (che andavano edotti nei particolari per non creare vizi occulti) per garantirsi introiti puliti senza dovere nulla.
Siamo in un grosso problema, come fare per uscire da questa condizione? E' fin troppo chiaro che siamo vittime di una truffa assurda ed inconcepibile, un abominio, ma in fondo se ci pensate bene anche gli schiavi mandati ai lavori forzati lo erano. Che potere avevano per cambiare la loro condizione? Nessuna, fino a che erano etichettati come schiavi erano solo macchine che producevano ricchezza a beneficio del padrone. Potevano essere venduti ad un nuovo padrone ma la loro condizione non sarebbe cambiata.
Un nuovo padrone, un nuovo padrone.....aspetta un attimo...ma se noi siamo nella stessa condizione anche se ben mascherata e senza catene...sarà mai possibile riuscire a trovare un padrone nuovo che non sfrutti il nostro SOGGETTO GIURIDICO?

Conclusione: con l'atto di nascita viene creato, il SOGGETTO GIURIDICO usando arbitrariamente e artificiosamente il nome del neonato, il contratto diviene nullo “ab origine”, ogni successivo abuso di tale “status” creato “ens legis” è arbitrario, coercitivo, illegale e teso alla riduzione in schiavitù del singolo individuo poiché costituito senza il consenso proprio o dei genitori.
 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu